Non usa giri di parole Vincenzo De Luca che attacca frontalmente il Governo sulla questione rifiuti. “Abbiamo assistito ad una campagna di mistificazione e strumentalizzazione politica inaccettabile che crea un danno d’immagine enorme per la nostra regione”. Così in serata il presidente della Regione Campania nella conferenza stampa successiva al protocollo d’intesa sulla Terra dei Fuochi firmato nel pomeriggio a Caserta dal Governo Conte.
“Oggi la Terra dei Fuochi non è in Campania ma nel nord del paese – dice De Luca. Quella del Governo è una campagna irresponsabile perché senza riscontro scientifico, si è cercato di rilanciare una connessione tra malattie tumorali che non ha alcuna base scientifica. In Campania abbiamo dati sovrapponibili a molte altre realtà d’Italia secondo il Registro dei tumori”.
“Oggi siamo stati invitati ad un’iniziativa dal fortissimo carattere propagandistico – aggiunge De Luca. Devo ricordare che per quanto riguarda la regione Campania dal luglio 2017 abbiamo sottoscritto con i Carabinieri un protocollo d’intesa investendo 10 milioni di euro per dotare gli uomini dell’Arma di droni e tablet per il controllo del territorio. La Regione Campania continua a farsi carico di un problema che è di esclusiva competenza dello Stato”.
“Questa operazione del Governo crea un danno d’immagine enorme e totalmente immotivato – precisa De Luca. Il primo danno lo ricevono le produzioni agroalimentare. Stiamo assistendo ad una guerra politica infinita tra Lega e Cinque Stelle sulla pelle dei cittadini campani. Noi non intendiamo interloquire con nessun ciarlatano che arriva in Campania. Non abbiamo sottoscritto alcun protocollo con il Governo che in realtà si è sottoscritto il protocollo da solo”.
De Luca: “no ai termovalorizzatori, sì agli impianti di compostaggio”
“Rivendichiamo di avere varato un piano per la gestione dei rifiuti che è il più avanzato in Italia – afferma De Luca. La Campania si presenta come un modello nazionale. Da sindaco mi candidai a Salerno con l’intenzione di costruire un termovalorizzatore ma il piano di dieci anni fa fu bocciato dall’allora governo composto da Forza Italia e Lega. Oggi è inopportuno pensare alla costruzione di altri termovalorizzatori per vari motivi. Innanzitutto perché è aumentata la raccolta differenziata e quindi non c’è più la quantità di dieci anni di rifiuti da mandare nei termovalorizzatori. E poi oggi non c’è più la tenuta dei piani ecomico-finanziari perché non c’è più l’agevolazione economica di una volta e quindi nessuno penserebbe oggi di investire risorse importanti nel termovalorizzatore. Noi siamo per la realizzazione di una quarta linea di emergenza nel termovalorizzatore di Acerra da utilizzare durante i periodi di manutenzione dell’impianto”.
“Il piano della Regione Campania non prevede la costruzione di termovalorizzatori ma la realizzazione di 15 impianti di compostaggio per la lavorazione dell’umido investendo 200 milioni di euro. Poi l’eliminazione delle ecoballe con un investimento di 650 milioni di euro. Altri 75 milioni di euro li mettiamo per incrementare la percentuale di raccolta differenziata, dei quali 18 milioni solo per il comune d Napoli che resta attardato.Poi ci sono vari altri stanziamenti. Complessivamente la Regione investe un miliardo di euro sul suo piano dei rifiuti basato sull’economia circolare e non sui termovalorizzatori. Un punto fondamentale, ovviamente, è la realizzazione degli impianti di compostaggio altrimenti il piano non regge”.