Vincenzo Lipardi, Consigliere Delegato di Città della Scienza è stato ospite di Samuele Ciambriello per la trasmissione Dentro in Fatti in onda su Radio Club 91.
Lipardi, nel corso dell’intervista, ha annunciato importanti novità in programma per i prossimi mesi; una di queste, l’inaugurazione del Museo Corporea a 3 anni esatti dal rogo che brutalmente colpì Città della Scienza nel 2013.
Dott. Lipardi, cosa rappresenta Città della Scienza per la città?
Città della Scienza è una realtà napoletana ma molto conosciuta in tutto il Mondo, è un messaggio per la nostra città: Napoli può rimettersi in piedi se sta con i piedi a terra.
Lo scorso 23 dicembre si è tenuta una conferenza stampa dedicata ai bilanci e ai progetti futuri. Nel bilancio dell’anno che sta per volgere al termine ha grande peso l’evento di Piazza Plebiscito…
Sì, in 4 giorni a Piazza del Plebiscito son-o arrivate circa 150mila persone che si occupano di scienza, di innovazione, di cultura e di arte, con il coinvolgimento di sette università, quattro centri di ricerca e Città della Scienza. Tutto questo rappresenta un immenso patrimonio per la città di Napoli che purtroppo nessuno vede perché si preferisce parlare del sole, del mare e del futile senza badare ai problemi veri della città.
Quali sono le iniziative in programma per i prossimi mesi?
Il 31 dicembre concludiamo Corporea, il primo museo d’Italia dedicato al corpo umano. Nello stesso tempo abbiamo presentato al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il progetto per ricostruire Città della Scienza, il museo bruciato da criminali 3 anni fa. Il 4 marzo del 2016, a 3 anni esatti dal rogo, presentiamo alla città di Napoli l’edificio di Corporea perché vogliamo dimostrare che a Napoli si può distruggere ma si può anche ricostruire e che non tutti chinano le spalle. Il 4 marzo del 2018 sarà inaugurato il nuovo museo
A Corporea, con il presidente Silvestrini, ha lavorato un nutrito gruppo di esperti..
Sì, al progetto hanno lavorato i più importanti medici del mondo. Napoli è una città che deve usare la sua bellezza per trasformarsi e dare lavoro e serenità ai giovani e questo è un grande esempio.
A città della scienza state lavorando seguendo un percorso ordinario senza commissario, a Bagnoli c’è il commissario. Come mai?
A Bagnoli il progetto di rigenerazione urbana avuto dal comune è fallito. L’idea che con boschetti ed alberelli si potesse rispondere alla mancanza di sviluppo, innovazione e lavoro che serve a Napoli è delò tutto fallimentare. La città ha perso migliaia di posti di lavori e l’amministrazione intelligente deve utilizzare la bellezza della città per creare lavoro. Poiché non vogliamo fare una città di camerieri e bagnini dobbiamo puntare sull’innovazione. Noi cittadini viviamo in una costituzione conquistata con la lotta partigiana, chi governa il paese e la città avere la capacità di unire e di rispondere ai bisogno dei cittadini.
Non si possono fare parti uguali tra diseguali e la prima disuguaglianza è quella culturale. Come superare questo ostacolo
Sandro Pertini diceva che l’ultimo non sarà mai uguali al primo. Se vogliamo avere diritti umani per tutti dobbiamo prima risolvere i problemi sociali: in primis educazione e lavoro.