A seguito del lungo periodo di lockdown, gli italiani si preparano a trascorrere l’estate fuori casa e quale modo migliore per farlo, se non prenotando una vacanza? C’è chi sceglie una crociera, chi magari preferisce spostarsi in treno o in macchina; c’è chi invece sceglie di volare, viaggiando in aereo. Insomma, tutte opzioni consone alla distrazione dalle preoccupazioni provocate dal Covid-19.
Ma fino a quando si può parlare di vero e proprio svago dalle attuali circostanze sociali, se anche i nostri progetti di relax sono sottoposti a costanti controlli e norme di salvaguardia sociale?
Dalla giornata del 25 giugno 2020, l’Italia ha stanziato un protocollo di sicurezza per i futuri passeggeri delle compagnie aeree, reso noto dal Ministero della Salute con un comunicato dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile).
Ecco le misure nel dettaglio:
–Stop ai bagagli a mano nelle cappelliere, consentiti soltanto trolley di piccole dimensioni (in alternativa zaini o borse), da posizionare sotto i sedili.
–Previsti viaggi a pieno carico degli aerei, a patto che ci sia un costante ricambio d’aria e che i passeggeri cambino la propria mascherina ogni quattro ore.
–Modello di autocertificazione alla mano: ogni viaggiatore dovrà compilare un modulo (preferibilmente in modalità online), da mostrare prima della partenza e che giustifichi l’eventuale trasporto aereo. Il documento di autocertificazione verrà acquisito prima del check-in online o precedentemente all’imbarco e dovrà attestare che la persona interessata non abbia avuto contatti stretti con persone affette da Coronavirus nei due giorni antecedenti o prima dell’insorgere dei sintomi e fino a 14 giorni successivi alla loro manifestazione.
–In caso di comparsa di sintomi negli otto giorni pre-volo, ogni passeggero avrà l’obbligo morale di comunicarlo all’Autorità sanitaria territoriale competente, in modo da poter definire al meglio la tracciabilità dei contatti.
–Le salite e le discese dagli aeromobili saranno pianificate individualmente, così come la collocazione di ogni passeggero al posto assegnato, per evitare possibili situazioni di assembramento prima, durante e dopo il viaggio.
–Previsto il controllo della temperatura prima dell’imbarco: se la temperatura di un passeggero dovesse superare il 37,5 °C, quest’ultimo non potrà salire a bordo.
–Non obbligatorio il distanziamento interpersonale all’interno dell’aeromobile, a patto che vengano rispettate le norme emanate dall’allegato 15 del Dpcm risalente all’11giugno 2020 (non è necessario il distacco di un metro tra un passeggero e l’altro, solo se ci sono filtri EPE in grado di purificare l’aria ogni tre minuti, con dei flussi verticali). Qualora queste disposizioni dovessero venir meno, va rispettato l’obbligo del distanziamento interpersonale da parte chiunque.
A questo proposito, Alitalia (compagnia aerea di bandiera italiana) ha stabilito che le operazioni d’imbarco andranno effettuate per gruppi di file, a partire dal lato posteriore del veicolo. Sospeso momentaneamente l’imbarco prioritario (SkyPriority) e in caso di utilizzo della navetta, è previsto un limite massimo di passeggeri.
Che abbia inizio, dunque, una nuova era dei viaggi aerei: saranno partenze di piacere o ulteriori attimi di panico generale?
Maria Pia Russo.