Non è mai semplice raccontare una storia con gli occhi dei bambini, entrando in punta di piedi nel loro mondo per svelarne meraviglie, incubi, scoppi di felicità e paure. Ci riesce bene Laura Fusconi nel bell’esordio Volo di paglia, romanzo edito da Fazi in libreria dal 30 agosto.
I dialoghi sorprendono per la naturalezza, e ogni descrizione non è mai fine a se stessa, rimanda anzi sempre a qualcosa di più profondo, come se la giovane autrice, nata a Castel San Giovanni (Piacenza) nel 1990, volesse lasciare di volta in volta un piccolo regalo a disposizione del lettore. In una trama che, pur complessa, scorre in modo fluido, mantenendo alto il desiderio di scoprire la fitta rete di misteri che vi si cela, a brillare sono i personaggi, tutti perfettamente delineati. Due i mondi che si fronteggiano: quello degli adulti, disincantato, cinico, a volte cattivo, e quello dei bambini, sempre aperto all’immaginazione, allo stupore, all’assolutezza ingenua del ‘sempre’ e del ‘mai’. In questo contesto si muove la scrittura di una autrice che ha già uno stile definito, e che maneggia con disinvoltura la materia fragile dei sentimenti, prendendola di petto, ma anche accarezzandola: il risultato è un libro emozionante, in cui il lettore viene preso per mano a percorrere una storia che ha l’urgenza di essere raccontata.