‘Voltati. Guarda. Ascolta. Le donne con tumore al seno metastatico’, è la nuova campagna antitumorale per le donne promossa da Pfizer in collaborazione con Fondazione AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica e Europa Donna Italia, per rompere il silenzio che circonda il tumore al seno metastatico. Per questo, da oggi sino a domenica 8 ottobre , a piazza Dante ci sarà un’installazione chiamata la Folla Immobile che vedrà trenta figure su una piattaforma circolare, ovvero una folla di sagome che danno le spalle allo spettatore da qualunque punto di osservazione e fermando lo sguardo. Il tumore al seno metastatico: una patologia di cui si parla poco e a cui si tende a “voltare le spalle”. Le storie di queste donne vengono raccontate sulla piattaforma www.voltatiguardaascolta.it, dentro c’è la storia di Stefania, veterinaria di Napoli che da tre anni lotta contro la malattia, affermando che: “Affrontare questa battaglia non è semplice. Si devono sconfiggere i pregiudizi e le falle del sistema. In Campania, ad esempio, esistono grandi professionalità ma ci sono ancora grossi problemi organizzativi”. Mentre il professor Michelino De Laurentiis, Direttore Oncologia Medica Senologica, Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli , dichiara che:”In Campania possiamo stimare tra le 6 mila e le 9mila donne con tumore mammario metastatico. Nella maggior parte dei casi oggi è possibile ottenere una cronicizzazione della malattia, anche per anni, attraverso l’impiego sequenziale di vari tipi di trattamento: la terapia ormonale, la terapia a bersaglio molecolare e la chemioterapia . I risultati terapeutici sono in costante miglioramento, grazie all’avvento di terapie innovative, come gli inibitori delle CDK4/6” aggiungendo che: “Dare voce alle donne colpite da un tumore della mammella metastatico significa ascoltarle, comprendere le loro esigenze e aiutarle a mantenere la migliore qualità di vita, che oggi è uno degli obiettivi principali nel percorso di cura di tutti i pazienti oncologici . Le pazienti con tumore al seno metastatico sono in primo luogo donne, mogli, madri, spesso professionalmente attive: attraverso l’ascolto riusciamo a coinvolgerle nel percorso di cura e le aiutiamo a comprendere che questa malattia si può affrontare, che oggi in molti casi la prospettiva è la cronicizzazione”.