In vista delle primarie di domenica 3 Marzo, è arrivato a Napoli, nella giornata di ieri, il Presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, candidatosi recentemente come segretario del Pd.
Ha discusso inizialmente sui risultati delle elezioni regionali in Sardegna, con la vittoria del centrodestra, ed un centrosinistra ancora vivo “ Dal punto di vista economico e sociale cominciano a mostrare un volto molto preoccupante. Quando c’è la crescita che cala e si ferma il PIL, quando il fatturato delle aziende crolla, quando la produzione industriale crolla, vuol dire che siamo alla vigilia di un nuovo rischio di catastrofe sociale e quindi dovremmo porre noi l’agenda”.
Zingaretti continua poi analizzando le possibili conseguenze dei voti nel territorio sardo: “Il risultato della Sardegna disegna un bipolarismo incentrato sullo scontro tra centrodestra e centrosinistra. Solo qualche mese fa si era convinti tutti che il bipolarismo fosse quello tra Lega e M5S”.
Lui pone ancora fiducia nel centrosinistra “che non è scomparso, ha solo avuto poca fiducia nella possibilità di avere una forte rappresentanza, che Zedda ha risvegliato, che Legnini ha risvegliato, che con tante vicende locali si può risvegliare”.
Alle ore 16.30 Zingaretti ha preso parte all’incontro coi maestri di strada, su iniziativa dell’ex segretario Marco Rossi-Doria, ora maestro di strada, nel complesso Pio Monte della Misericordia, insieme ad uno dei fondatori dell’esperienza Cesare Moreno, e con gli operatori Dedalus.
Il candidato, nel corso della sua ricca giornata, è andato anche a Salerno, per offrire il suo punto di vista sul Partito:“ Io lo so che il PD è malato. Lo dobbiamo ricostruire. Ma è anche vero che non esiste un’alternativa seria in Italia che non abbia il baricentro in questo partito. Io ho trovato un partito ridotto male. E lo dobbiamo cambiare insieme. Perciò a differenza degli altri dico: andate ai gazebo. Andate a votare. Andate, partecipiamo. Il quadro che consegnano queste urne ci dice che tornerà il bipolarismo tra centrodestra e centrosinistra. E come democratici dobbiamo ricostruire una speranza per l’Italia. Perché Lega e M5S hanno si intercettato una voglia di riscatto nel paese, ma la stanno malamente tradendo, e stanno portando l’Italia nel baratro”.
La sua giornata è poi continuata alla presentazione del libro di Mario Tronti “Il popolo perduto. Per una critica della sinistra” di fronte alla platea del Circolo politecnico artistico, in compagnia di Antonio Bassolino e Goffredo Bettini, prima di concludere gli impegni con una cena di sottoscrizione per promuovere un incontro pubblico su “Lavoro, sviluppo e occupazione giovanile”.
A cura di Paolo Solombrino